La pianista finlandese in una selezione di miniature che tocca Malipiero, Rota, Dallapiccola, Catelnuovo-Tedesco, Scelsi
Dalla distanza geografica ma anche culturale del grande Nord, lo scrigno musicale italiano del XX secolo deve apparire nella luce tersa di quelle latitudini, ancor più prepotente nella bellezza delle sue sfaccettature. La polifonia delle sue voci, nell’articolazione delle tante individualità che lo caratterizzano, rappresenta a tutti gli effetti un patrimonio per molti aspetti ancora non doverosamente esplorato, a partire dalla rara proposta nelle sale da concerto e nei cartelloni, colpevolmente cauti nello spingersi nel fitto di questa straordinaria macchia mediterranea. Ci pensa, con un delizioso itinerario tutto profumi e assonanze, la finlandese Sanna Vaarni, globetrotter per formazione e per intima natura, la quale, con garbata perizia nell’esaltare, di questo album di cartoline, lo spirito profondo, realizza un vero e proprio ritratto di un’epoca. Illustrazioni che giustappongono la temperata eleganza vagamente francesizzante di Castelnuovo-Tedesco all’acuta introspezione di Malipiero, l’algebrica, affettuosa essenzialità di Dallapiccola alla criptica gestualità di Scelsi, fino alla sorgiva spontaneità di Rota. Un avvincente découpage fatto di pagine emblematiche, spesso dirompenti nella portata rivoluzionaria, intimamente eversiva, della loro poetica. Miniature che ben dicono del dibattito e del fermento che attraversava il Paese nella prima metà del Novecento.